Saturday, May 20, 2006

Verità, comizi, code di paglia e notti fonde


Pubblico i pensieri di una persona che negli ultimissimi giorni dice e non dice, allude e "parla" bisbigliando. Ma soprattutto la ringrazio perchè a suo tempo ha "detto", omaggiando la verità e tutto quello che sono, forse. Alle


"Caro Diario,sono anni che non affido più alle tue pagine i miei pensieri più reconditi, le mie emozioni più viscerali ed i miei sentimenti più avidi di vita. Ho lentamente abbandonato questo nostro intimo incontro quotidiano per lasciare sempre maggiore spazio alle confidenze che ho riposto nelle mani delle persone che mi stavano accanto, che si credevano o che si fingevano amiche in quel momento. Per anni ho pensato, ho creduto, ho sperato di riuscir a condividere ogni mio stato d’animo con qualcun altro che non fosse la voce della mia coscienza. Con accanimento e dedizione verso il futuro e verso il destino, non ho mai smesso di cercare quel qualcuno. Intenta nella mia affannosa ricerca, ho avuto il privilegio di incontrare sublimi creature, molto diverse fra loro, fragili ed allo stesso tempo così forti e complesse. Tuttavia, nessuna di queste è mai riuscita appieno a soddisfare la mia sete, la mia fame, il mio volermi aprire al mondo…Mi sono spogliata d’ogni veste, ho abbassato ogni difesa morale, ho aperto i cancelli della mia anima, ma non ho trovato le risposte che cercavo, la mia inquietudine non si è affievolita e il mio eterno peregrinare sta cominciando a logorarmi. Sono esausta, dilaniata dalle piccole e grandi delusioni, ma non perdo l’intima speranza di incontrare un altro estimatore di sentimenti, un altro poeta malinconico, interprete del suo presente, cresciuto sul suo passato e avido del suo futuro. Prima di scendere i gradini verso l’ignoto mi siedo su questo pianerottolo illuminato e rivolgo il mio sguardo indietro. Un proiettore riproduce frammenti del mio passato su un candido muro asettico, mentre un lieve sorriso ammorbidisce le linee del mio viso segnato dalla vita…Oggi ritorno da te, con il capo chino di chi sa di aver tradito, di chi sa di aver sbagliato, di chi prova vergogna, di chi ha quasi perso il coraggio per affrontare, a viso aperto, il domani. Ho bisogno di fare una sosta, ho bisogno di ascoltarmi e di riascoltarti per ritrovare la forza e la fiducia per continuare il mio viaggio…" B.

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