Monday, October 02, 2006

Come ci si arriva


E' bianca l'aria d'ottobre, niente neve, è facile respirare
questo cielo, bugie, bugie ovunque che in vortice si affannano
intricate si arrampicano, mica facile respirare
bugie che in oscure figure cacciano spire tentacolari
precipitando per corridoi d'appartamenti nel West Side
dentro la prova, d'infanzia, di essere desiderati, non abbandonati, tenuti
inganno che spazza la solitudine, vedo la nebbia balzare dentro e nasconderlo
dove sei?
Son qui sul marciapiede
sotto un lampione lunare a pensare com'è prezioso il muschio
così speciale e facile da scalzare se lo trovi
sul tronco lato nord dove la nebbia ti tiene legato
e poi, lacerandosi in soffici e bianche bugie, sparge microbi per l'aria
per tutta la notte primordiale di un inverno incessante
che ciò nonostante nei tubi serba calore nell'Est come nel West Side
Ora si può rispondere al telefono,nessuno chiama, un eco soltanto
si può mostrare di essere a casa in attesa, niente è cambiato
e ci si abbandona ad un cielo chiaro sotto il gioco della delusione
mai più solo
mai più amato
viaggiando attraverso lo spazio: neanche una volta sei stata mia?
solo per un paio d'ore
ma io non sono quel tipo di persona

(Frank O'Hara, 1960)